Il Decreto legge “Rilancio”, ormai nell’imminenza dell’approvazione definitiva, nel testo approvato dall’aula della Camera dei deputati, contiene la previsione della costituzione delle reti dei laboratori di microbiologia pubblici e privati da parte delle Regioni. Si tratta di una norma di grande valore voluta dalla Presidenza dell’Ordine Nazionale dei Biologi, che per la prima volta mette su un piano di pari dignità le strutture pubbliche di laboratorio clinico e quelle private, segnando un traguardo inseguito da diversi decenni.
Questa previsione fondata sulla pari dignità delle strutture accreditate con i Servizi sanitari regionali, pone anche vincoli su idoneità e competenze specialistiche delle strutture identificate dalla regioni, in prima fase connessi alle emergenze legate alla pandemia, ma successivamente chiamate a recitare un ruolo diretto nell’erogazione dei livelli di assistenza in campo di diagnostica strumentale di laboratorio.
I laboratori saranno quindi selezionati in base al possesso di elevati requisiti, coordinati in rete da un laboratorio di riferimento regionale che opererà in collegamento con l’Istituto superiore di sanità.
Sarà anche garantito il collegamento funzionale con i dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali per la trasmissione dei dati di laboratorio correlati alle diagnosi di infezione.
Una impostazione innovativa, sostenuta e voluta dalla Presidenza dell’Onb, che prospetticamente cambierà lo scenario della laboratoristica clinica, con la inevitabile estensione del modello delineato all’intera rete dei servizi di Medicina di Laboratorio.