Roma, 23 luglio 2020 (Agonb) – La cura per il melanoma potrebbe provenire da un composto derivato da un invertebrato marino che vive sul fondo dell’oceano? Un gruppo di scienziati del Desert Research Institute di Reno, in Nevada, pensa di sì, e guarda al microbioma del Synoicum adareanum per comprendere meglio le possibilità di sviluppo di un farmaco specifico per il melanoma.
Le ascidie, o “sea squirt”, sono animali marini primitivi simili a sacche che vivono attaccati ai fondali oceanici di tutto il mondo e si nutrono di plancton filtrando l’acqua di mare. Il Synoicum adareanum, che cresce in piccole colonie nelle acque circostanti l’Antartide, è noto per contenere un composto bioattivo chiamato “Palmerolide A” con promettenti proprietà anti-melanoma – e i ricercatori ritengono che il composto sia prodotto da batteri naturalmente associati a questo invertebrato.
In un articolo pubblicato sulla rivista Marine Drugs, Murray e collaboratori dell’Università della Florida del Sud, il Los Alamos National Laboratory e l’Université de Nantes in Francia, hanno identificato prima quello che chiamano il “core” del microbioma della specie. Da qui, i ricercatori sperano di utilizzare un approccio genomico per poter finalmente identificare quale dei batteri produca palmerolide per avviarsi allo sviluppo di un trattamento per il melanoma. (Agonb) Cdm 10:00.