Roma, 27 luglio 2020 (AgOnb) – La metà delle nostre coste sabbiose è a rischio erosione. Secondo un nuovo quadro presentato da Legambiente, il 50% delle coste sabbiose italiane è attualmente soggetto a erosione, fenomeno che negli ultimi 50 anni si è mangiato 40 milioni di metri quadrati di spiagge. L’associazione ambientalista ha mostrato in uno studio l’evoluzione dell’erosione delle nostre coste tra il 1970 e il 2020, basato anche su dati pubblicati dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con Ispra. Quella che emerge è una situazione di declino generale delle coste a causa soprattutto di consumo di suolo, costruzione di edifici, innalzamento delle acque e realizzazione di nuove opere infrastrutturali portuali. A questi si aggiungono – ricorda Legambiente – una lunga serie di danni provocati dalla crisi climatica in corso. Secondo i dati, su 8mila chilometri di litorale, le coste basse sabbiose (che sono quelle sostanzialmente erodibili) coprono 3.770 chilometri, di cui 1.750 chilometri sono attualmente in erosione, per un tasso di erosione del 46,4%. (AgOnb) Gta 9:30