Roma, 21 agosto 2020 (Agonb) – Lo stress e la rabbia andrebbero valutati con più attenzione quali ulteriori fattori di rischio negli individui affetti da insufficienza cardiaca. I risultati di una ricerca pubblicata sul “Journal of Cardiac Failure” hanno rafforzato la vasta letteratura esistente sull’influenza dello stress sui risultati clinici nei pazienti con malattie cardiache. I ricercatori di Yale hanno sottoposto a un protocollo per la valutazione dello stress mentale alcuni pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta, una disfunzione del cuore che non pompa adeguatamente il sangue.
Ai partecipanti sono stati somministrati questionari giornalieri sull’esperienza di emozioni negative nelle ventiquattro ore precedenti, oltre ad alcuni esercizi aritmetici impegnativi. I partecipanti allo studio sono stati sottoposti a ecocardio per valutarne la funzione diastolica, a riposo e durante l’attività di stress. È emerso che per quanti avevano riferito di aver provato rabbia nella settimana precedente agli esami, i valori di pressione diastolica a riposo erano peggiori. Inoltre, la maggior parte dei pazienti ha mostrato cambiamenti nella funzione diastolica provocati dallo stress, come una diminuzione del rilassamento precoce e un aumento della pressione diastolica. (Agonb) Slo 11:30.