Roma, 4 settembre 2020 (Agonb) – I ricercatori del MIT hanno messo a punto una siringa grazie a cui sarà possibile iniettare soluzioni farmaceutiche concentrate che, attualmente, a causa dell’eccessiva viscosità, non riescono ad attraversare i dispositivi disponibili e devono essere diluite e somministrate per via endovenosa.
La tecnologia è stata descritta in un articolo pubblicato sulla rivista “Advanced Healthcare Materials” e potrebbe rappresentare una soluzione all’iniettabilità di molte formulazioni che potrebbero, senza diluizione, trattare più facilmente le malattie. In particolare, gli autori della ricerca sono riusciti a garantire l’iniezione sottocutanea di forme farmaceutiche ad alta concentrazione riducendo di almeno sette volte la forza richiesta per l’iniezione rispetto a quanto accade con una siringa convenzionale.
La tecnologia è basata sul ricorso a un fluido lubrificante che riesce ad agevolare il flusso del farmaco attraverso l’ago. La facilitazione della somministrazione sottocutanea dei medicinali potrebbe avere importanti ricadute sull’accesso alle cure anche in periodi di emergenza per cui, come accaduto per la pandemia di coronavirus, non è possibile essere sottoposti ai trattamenti in ospedale. «L’autosomministrazione di farmaci o vaccini – ha detto Kripa Varanasi, professore di ingegneria meccanica del MIT e autore della ricerca – può aiutare a democratizzare l’accesso all’assistenza sanitaria». (Agonb) Slo 10:00.