Roma, 12 settembre 2020 (AgOnb) – È possibile far funzionare due pannelli di vetro come pannelli solari, solamente inserendo tra loro uno strato di nanoparticelle. A sostenerlo è UbiQD, azienda americana, che ha sviluppato pannelli solari trasparenti, indistinguibili dal vetro. «Se abbiamo fatto il nostro lavoro, nessuno saprà nemmeno che sono lì», afferma Hunter McDaniel di UbiQD sul Journal of ACS Applied Materials. Negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi sono in corso installazioni di prova. I pannelli hanno un’efficienza di conversione di potenza del 3,6%, una misura di quanta luce solare viene convertita in elettricità. Quelli opachi, hanno un’efficienza compresa tra il 15-20%. Questi pannelli sono costituiti da due strati di vetro incollati insieme a un polimero che contiene nanoparticelle detti “punti quantici”, minuscoli semiconduttori in grado di manipolare la luce. Quando le nanoparticelle sono eccitate dall’esposizione alla luce UV, rilasciano fotoni che viaggiano lungo il pannello trasparente verso il suo bordo. Il perimetro è dotato di celle solari, che convertono i fotoni in corrente elettrica. Il bordo della cella solare si trova nel telaio di una finestra, quindi fuori dalla vista. Non ci vuole molto per convertire le finestre in pannelli solari. I punti quantici non sono tossici e relativamente economici da produrre, secondo McDaniel. I pannelli sono un po’ scuri, ma si possono produrre pannelli di un colore grigio. La trasparenza del vetro è personalizzabile, più scura è la tinta, maggiore è la produzione di energia perché viene assorbita più luce. (AgOnb) Mmo 12:00