A Firenze il Festival Nazionale dell’Economia Civile (25-27 settembre)

“Persone, luoghi, comunità”: in una frase: “l’economia che rigenera“. Si discuterà di questo nella due giorni del Festival Nazionale dell’Economia Civile che apre i battenti, oggi (venerdì 25 settembre), nel “Salone dei Cinquecento” a Palazzo Vecchio a Firenze, per chiuderli domenica (27 settembre).
Di tutto rispetto il parterre dei relatori e degli ospiti che vede, tra gli altri, la presenza, nella giornata inaugurale, del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e, nel giorno di chiusura, del premier Giuseppe Conte.
La kermesse, giunta alla seconda edizione è nata da un’idea di Federcasse, ed è organizzata insieme a Confcooperative, NeXt (Nuova economia per tutti) e Sec (Scuola di Economia Civile), puntando ad essere – come scrivono gli organizzatori – un luogo d’incontro per dare forza e slancio a una grande, democratica e generativa, mobilitazione di persone, imprese e associazioni per una nuova economia.
Per gli ospiti in sala, l’evento si svolgerà nel rispetto delle misure di sicurezza volte a prevenire la diffusione del virus e secondo il Piano Covid-19 stabilito dal Comune di Firenze (la presenza nel Salone è su invito), per tutti coloro che, invece, vorranno seguire il Festival sarà disponibile la diretta streaming.
“Ben vengano appuntamenti del genere, capaci di portare all’attenzione dell’opinione pubblica tematiche di grande impatto, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale ed economica, due elementi che sono poi alla base del Green Deal europeo, l’insieme di iniziative politiche che la Commissione Ue porta avanti con l’obiettivo di raggiungere la cosiddetta neutralità climatica entro il 2050″ commenta la dott.ssa Stefania Papa, consigliera dell’Ordine Nazionale dei Biologi di cui è delegata in materia di Sicurezza Alimentare oltre che delegata per le regioni Toscana ed Umbria. “Nel corso della due giorni fiorentina – spiega ancora la rappresentante dei Biologi – si toccheranno anche temi commessi alla food security, al ruolo ‘strategico’ che insetti come le api, svolgono in natura. Ma si parlerà anche di lotta allo spreco, di gestione sostenibile dei rifiuti e delle acque potabili e di bioarchitettura. Tutte tematiche che interessano non poco i Biologi per le loro ‘speciali competenze‘ e per quell’attitudine che li rende i partner ideali nell’ambito di quelle sinergie che possono stringersi con i rappresentanti delle altre professioni intellettuali”.

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