Roma, 25 settembre 2020 (Agonb) – Con un nuovo e più audace criterio di selezione dei donatori, i medici dello Yale New Haven Hospital assicurano che si riuscirebbe ad ottenere un aumento di quattro volte del numero di trapianti, senza per questo abbattere il livello dei risultati positivi. Lo studio, pubblicato su “Jama Network Open”, suggerisce che un approccio più inclusivo nella selezione dei cuori dei donatori e dei destinatari del trapianto possa consentire agli ospedali di trattare con successo più pazienti bisognosi di trapianto.
La ricerca ha esaminato gli esiti di vari trapianti effettuati in un arco di tempo breve, dividendo i pazienti osservato in due gruppi: quarantanove individui avevano ricevuto il trapianto di cuore tra il 2014 e il 2018, mentre gli altri cinquantotto pazienti hanno subito il trapianto nell’anno successivo all’adozione di protocolli selettivi per i riceventi più dinamici, a cavallo tra il 2018 e il 2019. I medici hanno potuto così osservare che un simile criterio di selezione ha ridotto significativamente il periodo di attesa del trapianto per i cardiopatici da 242 giorni a 41 giorni, con un tasso di sopravvivenza dei pazienti a 180 giorni dall’intervento rimasto pressoché invariato. (Agonb) Slo 10:00.