Roma, 28 settembre 2020 (Agonb) – Gli uomini con carcinoma prostatico metastatico per cui il trattamento è stato tarato in base alla composizione genetica del cancro sono sopravvissuti significativamente più a lungo rispetto a quelli trattati con trattamenti ormonali tradizionali. Lo ha rivelato un ampio studio clinico internazionale di fase 3 condotto da ricercatori dell’istituto Northwestern Medicine, dall’Institute of Cancer Research di Londra e dal Royal Marsden NHS Foundation Trust, i cui risultati sono stati pubblicati sul “New England Journal of Medicine”.
Nella ricerca, in particolare, un farmaco attualmente utilizzato per il trattamento del cancro al seno, alle ovaie e al pancreas, è stato utilizzato con esiti positivi per trattare i tumori della prostata progrediti in seguito agli scarsi risultati ottenuti dalle terapie tradizionali. «Stiamo entrando – ha spiegato Maha Hussain, oncologa della Northwestern Medicine – in un’epoca di cure personalizzate e medicina di precisione contro il cancro alla prostata, con importanti cambiamenti all’orizzonte nell’ambito dell’assistenza clinica». (Agonb) Slo 10:00.