Un appuntamento da non perdere per tutti i Biologi Ambientali: il prossimo 30 settembre, dalle ore 10 alle 12, su piattaforma telematica messa a disposizione dall’Ordine dei Geologi della Toscana, si terrà un webinar dedicato alle azioni messe in campo per la salvaguardia del fiume Cornia. Il progetto, di cui si discuterà nella diretta streaming, punta ad implementare tutta una serie di azioni per la gestione sostenibile della risorsa idrica della Val di Cornia, sia di tipo strutturale (interventi pilota) che non strutturale (azioni di sensibilizzazione e formazione). Azioni che hanno rappresentato la base per il varo di un percorso di governance denominato “Contratto di Fiume” finalizzato alla condivisione partecipata di una strategia di medio/lungo periodo per la gestione sostenibile delle acque del sistema idrogeologico di questo estremo lembo meridionale della provincia di Livorno. L’Ordine degli Agronomi Forestali della Provincia di Livorno, l’Ordine dei Geologi della Toscana e l’Ordine Nazionale dei Biologi, nella fattispecie, la Delegazione toscano-umbra dell’Onb, attraverso la sua delegata, la consigliera Stefania Papa, hanno creduto fortemente in questa iniziativa sin dalle prime battute, sottoscrivendo la partecipazione al processo partecipato ed ora mettendo a disposizione di tutti i propri iscritti una mattinata (quella del 30 settembre appunto) in cui poter inquadrare la problematica attraverso le sue molteplici sfaccettature ed avviare un confronto, in maniera integrata, sui temi cari a tutti i professionisti del settore.
“Chiediamo ai nostri colleghi di fissarsi la data del 30 settembre sull’agenda: è importante. C’è la possibilità, infatti, per i Biologi Ambientali, di potersi confrontare con Agronomi e Geologi su una tematica di grande attualità per il territorio toscano” è il pensiero della dott.ssa Stefania Papa, delegata nazionale ONB alla Sicurezza Alimentare, un settore che si lega a filo doppio alla tutela dell’ambiente, perché, come ci tiene a spiegare la rappresentante dei Biologi di Toscana ed Umbria, “prendersi cura delle falde acquifere richiama fortemente anche la salubrità dei terreni e dunque la sicurezza stessa dei prodotti agro-alimentari destinati poi a finire sulle nostre tavole”. Ancora: “nell’ambito del bio-territorio si apre dunque per tutti i Biologi Ambientali (ma ovviamente non solo per loro), una grande occasione: quella di poter approfondire le rispettive conoscenze, muovendosi in un contesto di multidisciplinarietà, in stretta sinergia con Agronomi e Geologi” prosegue la rappresentante toscano-umbra dell’Ordine dei Biologi. Un’occasione, dunque, conclude la Papa “per lavorare di squadra ed in cui ciascuno, in maniera sinergica, ciascuno fidando sulle proprie rispettive ‘speciali competenze’, potrà fornire il proprio prezioso contributo per la comune causa che riguarda la tutela ed il risanamento dell’ambiente che ci circonda”.
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