Roma, 2 ottobre 2020 (AgOnb) – Stando ai nuovi risultati del Nurses’ Health Study (NHS), le donne con apnea ostruttiva del sonno (OSA) hanno più probabilità di riportare fratture vertebrali. Abbiamo scoperto un rischio doppio di fratture vertebrali in presenza di apnea ostruttiva del sonno nell’anamnesi”, osserva Julie M. Paik del Brigham and Women’s Hospital di Boston, autrice dello studio. “Il rischio aumenta nelle donne che durante il giorno accusano sonnolenza”. Oltre 55.000 le partecipanti esaminate senza alcuna frattura. Dal 2002 al 2012, dal’1,3% che aveva ricevuto diagnosi di OSA, si è passati al 3,3%. Entro il 2014 sono stati documentati 461 casi incidenti di fratture vertebrali e 921 casi di fratture dell’anca.
Dopo l’aggiustamento, le donne con OSA presentavano il doppio delle probabilità di sviluppare fratture vertebrali, mentre il rischio per le donne con sonnolenza durante il giorno si triplicava.
“Si ipotizzano diverse spiegazioni”, osservano i ricercatori. “In primis, l’ipossia può condurre a disfunzione endoteliale vascolare e angiogenesi alterata, che determina una ridotta perfusione ossea e perdita dell’osso stesso. II° ipotesi, l’acidosi che segue l’ipossia può avere effetti negativi sulle ossa. III° ipotesi: la OSA si associa a frammentazione del sonno, che può alterare il sistema immunitario e amplificare le vie infiammatorie, aumentando il riassorbimento osseo e sopprimendo la formazione di osso. IV° ipotesi: OSA e rischio di fratture potrebbero essere regolati dagli ormoni sessuali perché i fattori associati a una minore esposizione agli estrogeni sono stati correlati a un rischio aumentato di fratture. Infine, la OSA potrebbe aumentare il rischio di fratture a causa della maggiore probabilità di cadute dovute a un’eccessiva sonnolenza diurna, un sintomo chiave di OSA”. (AgOnb) Mmo 11:30