Roma, 5 ottobre 2020 (AgOnb) – Soltanto il 15% delle grandi città italiane rispetta i limiti dell’inquinamento atmosferico. Grazie all’analisi di 97 centri urbani (dal 2014 al 2018) l’associazione ambientalista Legambiente nell’ultima edizione di Mal’aria ha confrontato le concentrazioni medie annue delle polveri sottili (Pm10, Pm2,5) e del biossido di azoto (NO2) delle grandi città italiane osservando il rispetto dei limiti medi annui suggeriti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Su quasi cento città analizzate solo 15 hanno registrato valori nella norma. Ad ogni città Legambiente ha poi assegnato una sorta di voto in pagella: per Sassari voto 9, Macerata (8), Enna, Campobasso, Catanzaro, Grosseto, Nuoro, Verbania e Viterbo (7), L’Aquila, Aosta, Belluno, Bolzano, Gorizia e Trapani (6). Le altre metropoli, l’85% del totale, sono dunque sotto la soglia di sufficienza. Male per esempio Torino, Roma, Palermo, Milano o Como che non hanno mai rispettato i parametri. “Servono interventi infrastrutturali da mettere in campo per aumentare la qualità della vita di milioni di pendolari e migliorare la qualità dell’aria, puntando sempre di più su una mobilità sostenibile e dando un’alternativa al trasporto privato” ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. (AgOnb) Gta 11:30