Molte malattie della pelle non sono molto gravi ma, per la loro visibilità e i sintomi associati, causano un danno rilevante alla qualità della vita affettiva, sociale e lavorativa. Ne è un esempio la dermatite atopica, che colpisce a tutte le età ed è in aumento in tutto il mondo: può arrivare a interessare un bambino su cinque, per poi migliorare (spesso fino a scomparire) entro il periodo scolare, e un adulto su otto. «I sondaggi hanno messo in luce che il grande impatto della dermatite sulla quotidianità di chi ne soffre: insicurezza, sofferenza, stigma, insonnia e isolamento sociale sono solo alcuni dei problemi più diffusi – dice Valeria Corazza, presidente dell’Associazione Psoriasici Italiani e Amici della Fondazione Corazza -. Molti pazienti cercano di nasconderla in ogni modo ed evitano il contatto fisico con gli altri pur essendo consapevoli di non avere una patologia contagiosa».
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