L’analisi è stata condotta su un campione di 3.000 persone con ipercolesterolemia familiare eterozigote (HeFH), una condizione comune che colpisce più di 30 milioni di persone nel mondo e causa un aumentato rischio di eventi cardiovascolari come infarto o ictus. Nei pazienti affetti da questa condizione che assumevano statine alla massima dose tollerata, con o senza ulteriori terapie ipolipemizzanti (LLT), l’acido bempedoico ha ridotto i livelli di colesterolo delle lipoproteine a bassa densità (C-LDL) del 22,3% rispetto al placebo. Il farmaco inoltre è stato ben tollerato e non sono stati osservati nuovi eventi avversi.
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