Roma, 12 ottobre 2020 (AgOnb) – Realizzato dagli esperti della Yale University, un materiale in grado di irrigidirsi e rilassarsi grazie a sensori di calore. Il progetto, descritto sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”, ha l’obiettivo di sviluppare un tessuto che si adatti ai cambiamenti di temperatura e da utilizzare in situazioni di emergenza. «Con gli sbalzi di temperatura – spiega Rebecca Kramer-Bottiglio dell’Università di Yale – il tessuto può piegarsi e torcersi per dar forma ad abiti adattabili, macchinari e rifugi automontanti. I tessuti sono onnipresenti e utilizzati in un’ampia gamma di prodotti», commenta la ricercatrice. La sostanza mantiene flessibilità, traspirabilità e peso ridotto. Gli scienziati hanno utilizzato un filo in lega a memoria di forma (SMA), che si altera a basse temperature e riscaldata torna alla forma iniziale. «L’SMA viene di solito programmato per generare un movimento di contrazione – prosegue Trevor Buckner, collega e coautore di Kramer-Bottiglio –. Abbiamo usato fili appiattiti, in modo che avessero una geometria più adatta al movimento, rivestiti di una resina epossidica incorporata con particelle di metallo di Field, una lega che si liquefa a circa 62 gradi». «Queste proprietà – commentano gli autori – consentono al tessuto di trattenere o trasportare carichi non adatti a un tessuto convenzionale». Gli scienziati hanno sviluppato un laccio emostatico robotico che si attiva quando i fili incorporati nel tessuto vengono tagliati o danneggiati, e un foglio delle dimensioni di un tovagliolo che cambia forma che si piega automaticamente in una scatola in grado di supportare 50 g di peso. «Tessuti intelligenti di questo tipo – conclude Buckner – potrebbero essere utili in campo militare, ma sono tanti gli ambiti applicativi. Prevediamo che il futuro porterà rotoli di tessuto robotico prodotti in serie». (AgOnb) Mmo 13:30