Roma, 14 ottobre 2020 (AgOnb) – Milioni di tonnellate di microplastiche nei fondali. Una nuova ricerca del Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (Csiro), agenzia scientifica nazionale australiana, stima che «ci sono 14 milioni di tonnellate nelle profondità dell’oceano. Si tratta di più del doppio della quantità di inquinamento da plastica stimato sulla superficie dell’oceano». Nello studio “Microplastic Pollution in Deep-Sea Sediments From the Great Australian Bight” pubblicato su Frontiers in Marine Science gli scienziati scrivono che «l’inquinamento da plastica che finisce nell’oceano si deteriora e si decompone, finendo per diventare microplastiche. La nostra ricerca fornisce la prima stima globale della quantità di microplastica presente sul fondo marino. Anche l’oceano profondo è interessato dal problema dell’inquinamento da plastica. I risultati dimostrano che le microplastiche stanno davvero affondando sul fondale». I campioni utilizzati nello studio sono stati raccolti grazie a un robot che si è immerso sino a 3mila metri. I ricercatori si dicono preoccupati perché «la quantità di microplastiche registrata è stata 25 volte superiore rispetto ai precedenti studi in acque profonde». (AgOnb) Gta 9:30