Tante le criticità, dal sistema di cure con accessi frammentati, diversi attori e differenti approcci, a una scarsa disponibilità di dati a livello epidemiologico ed economico, fino a ritardi tra prima diagnosi e inizio del trattamento farmacologico che possono portare a danni irreversibili alla vista dei pazienti con un deterioramento della autosufficienza e della qualità di vita. È quanto emerge da un confronto tra esperti organizzato da Quotidiano Sanità, con il sostegno non condizionante di Allergan una società del gruppo AbbVie.
Minore autosufficienza e un maggior isolamento con conseguenti problematiche di carattere clinico, economico e sociale. È questo lo status di quanti perdono irreversibilmente la propria capacità visiva che si traduce in una riduzione del 60% della qualità di vita per le persone con cecità legale accertata.
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