Roma, 23 ottobre 2020 (Agonb) – La multiresistenza (MDR), un processo in cui i tumori diventano resistenti a più farmaci, è la principale causa di fallimento della chemioterapia antitumorale. Le cellule tumorali spesso acquisiscono multiresistenza aumentando la loro produzione di proteine che pompano i farmaci fuori dalla cellula, rendendo inefficaci le chemioterapie. Ora, ricercatori della American Chemical Society riportano nella rivista Nano Letters di aver sviluppato nanoparticelle che rilasciano esplosioni di calcio all’interno delle cellule tumorali, inibendo il pompaggio dei farmaci e invertendo la multiresistenza.
Una proteina chiamata glicoproteina P (P-gp) gioca spesso un ruolo chiave nella multiresistenza. La P-gp si trova nella membrana cellulare, dove utilizza l’energia sotto forma di adenosina trifosfato (ATP) per pompare i farmaci fuori dalle cellule tumorali. Gli scienziati hanno cercato di bloccare la P-gp in vari modi, con inibitori di piccole molecole o impoverendo l’ATP. Tuttavia, le strategie utilizzate finora possono causare effetti collaterali o si sono dimostrate instabili.
I ricercatori hanno realizzato un “nanogeneratore di ioni di calcio” (TCaNG) caricando nanoparticelle di fosfato di calcio con il farmaco chemioterapico doxorubicina e quindi rivestendole con molecole che consentirebbero al TCaNG di colpire ed entrare nelle cellule tumorali. Una volta all’interno delle cellule, i TCaNG sono entrati in un compartimento acido, dove i TCaNG si sono disintegrati, rilasciando sia doxorubicina sia raffiche di ioni calcio. Quando il team ha testato TCaNG su cellule tumorali in una capsula di Petri in laboratorio, è diminuita sia la produzione di ATP sia quella di P-gp, il che ha permesso alla doxorubicina di uccidere le cellule tumorali precedentemente resistenti. (Agonb) Cdm 14:00.