E’ stato craccato il codice del movimento: non hanno più segreti le aree del cervello che permettono di comprendere sia il movimento altrui, sia gli elementi aiutano a comprendere le intenzioni degli altri. La scoperta, pubblicata sulla rivista Current Biology si deve al gruppo multidisciplinare dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) che ha riunito esperti di scienze computazionali, neuroscienze e scienze cognitive, con Cristina Becchio e Stefano Panzeri. Alla ricerca ha collaborato il gruppo dell’Università di Bologna diretto dallo psicobiologo Alessio Avenanti.
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