Roma, 2 novembre 2020 (AgOnb) – Per un team di ricercatori scozzesi e tedeschi le radiazioni immesse nell’ambiente durante e dopo l’incidente di Chernobyl alla centrale nucleare nel 1986 in Ucraina possono creare problemi ancora oggi ad alcuni animali, come per esempio i bombi. Nello studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B viene spiegato che i livelli di radiazione nella zona di esclusione a Chernobyl e nelle aree circostanti hanno portato a “un calo significativo nei livelli di riproduzione dei bombi”. Per stabilirlo gli scienziati hanno esposto colonie di bombi a livelli di radiazione simili a quelli che si possono trovare nella zona di esclusione scoprendo che il tasso di riproduzione di queste colonie si riduceva dal 30 al 45%, con livelli di radiazione che precedentemente venivano considerati troppo bassi per far del male agli insetti. (AgOnb) Gta 14:00