Roma, 4 novembre 2020 (AgOnb) – Pubblicato sulla rivista Cell Metabolism, uno studio dell’Università di Helsinki che individua nel metabolismo delle cellule staminali il meccanismo che causa la caduta dei capelli e l’eventuale prevenzione. Il team ha condotto esperimenti su topolini, dimostrando come la proteina Rictor giochi un ruolo chiave nel processo. «Le radiazioni ultraviolette e altri fattori ambientali – commenta Wickstroem dell’Università di Helsinki – provocano effetti negativi su pelle e tessuti, mentre l’organismo rimuove e rinnova le strutture danneggiate. Si stima in media ogni giorno possa perdere oltre 500 milioni di cellule e circa 1,5 grammi di capelli. Il materiale viene sostituito da cellule staminali specializzate che promuovono la crescita dei tessuti. Sappiamo poco dei meccanismi che regolano il mantenimento a lungo termine delle cellule staminali – prosegue Wickstroem – e abbiamo voluto indagare in questo senso. La scoperta chiave del nostro studio riguarda il ciclo dei follicoli piliferi, essi tornano alla loro posizione specifica e a uno stato di quiescenza alla creazione di un nuovo capello e il ritorno allo stato delle cellule staminali richiede un cambiamento nello stato metabolico delle cellule». Gli scienziati sottolineano che l’assenza della proteina Rictor può compromettere la reversibilità delle cellule staminali, avviando un lento esaurimento delle cellule staminali e la caduta dei capelli causata dall’invecchiamento. «Creando un modello genetico di topo – continua l’esperta – abbiamo osservato che la rigenerazione e il ciclo del follicolo pilifero erano significativamente ritardati nei topi privati dalla proteina Rictor. Siamo particolarmente entusiasti del nostro lavoro – conclude Wickstroem –. La modifica delle vie metaboliche potrebbe rappresentare un modo promettente per aumentare la capacità rigenerativa dei tessuti, non solo riguardo la perdita dei capelli, ma anche per altre strutture». (AgOnb) Mmo 13:30