Roma, 10 novembre 2020 (Agonb) – Molti pazienti con cancro del pancreas hanno circa il 10% di possibilità di sopravvivenza entro cinque anni dalla diagnosi perché tendono a diventare resistenti alla chemioterapia. Una “macchina del tempo” che gli ingegneri della Purdue University hanno progettato per osservare il comportamento del cancro al pancreas nel tempo suggerisce un nuovo approccio ai test farmacologici che potrebbe aiutare gli scienziati a cogliere meglio la resistenza.
I ricercatori hanno scoperto che testare potenziali farmaci su più sottotipi di cellule tumorali – piuttosto che su un solo sottotipo di cellula – può rivelare la resistenza che può verificarsi a causa del modo in cui i diversi sottotipi di cancro interagiscono tra loro. Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista Lab on a Chip della Royal Society of Chemistry. La “macchina del tempo” è un tipo di strumento di laboratorio chiamato dispositivo microfluidico.
Questi dispositivi sono piattaforme delle dimensioni di una striscia di gomma, come un chip o un vetrino, dove le cellule tumorali possono essere coltivate in canali di diametro inferiore a un millimetro. Le cellule crescono quindi in un ambiente realistico sulla piattaforma, come in un tubo di collagene che il laboratorio di Bumsoo Han, professore alla Purdue e program leader del Purdue Center for Cancer Research, ha creato per imitare il dotto pancreatico. Ma la maggior parte dei dispositivi microfluidici mostra solo una crescita tumorale in fase avanzata.
Con il dispositivo di Han, invece, gli scienziati possono caricare linee cellulari prima che si sia verificata la mutazione genetica, consentendo loro di vedere tutte le fasi della progressione del tumore. (Agonb) Cdm 10:30.