Roma, 10 novembre 2020 (Agonb) – Una persona su 4.000 nasce senza un corpo calloso, una struttura cerebrale costituita da fibre neurali che vengono utilizzate per trasferire le informazioni da un emisfero all’altro. Il 25% delle persone con questa malformazione non ha segni visibili; il 50% ha quozienti di intelligenza medi e difficoltà di apprendimento; e il restante 25% soffre di gravi disturbi cognitivi.
In uno studio pubblicato sulla rivista Cerebral Cortex, i neuroscienziati dell’Università di Ginevra hanno scoperto che quando mancano le fibre neuronali che fungono da ponte tra gli emisferi, il cervello si riorganizza e crea un numero impressionante di connessioni all’interno di ciascun emisfero. Anzi, creano più connessioni intraemisferiche rispetto a un cervello sano, indicando che sono coinvolti meccanismi di plasticità.
Si ritiene che questi meccanismi consentano al cervello di compensare le perdite ricreando connessioni con altre regioni del cervello utilizzando percorsi neurali alternativi. Gli scienziati dell’UNIGE – lavorando in collaborazione con i loro colleghi dell’Università di Melbourne – si sono proposti di comprendere questa variabilità e di esaminare il ruolo delle fibre.
Utilizzando l’imaging cerebrale MRI, hanno studiato i collegamenti anatomici e funzionali tra diverse regioni del cervello di circa 20 bambini australiani di età compresa tra 8 e 17 anni affetti da agenesia del corpo calloso. I dati hanno mostrato che la connettività funzionale intra e interemisferica del cervello senza il corpo calloso è paragonabile a quella del cervello sano. (Agonb) Cdm 11:30.