Roma, 16 novembre 2020 (Agonb) – Gli ingegneri dell’Università del Texas hanno creato un tipo di terreno capace di estrarre acqua dall’aria e distribuirla alle piante. La ricerca lascia presagire future applicazioni, con una notevole espansione della mappa dei suoli potenzialmente coltivabili anche nelle zone più aride del pianeta e una forte riduzione del consumo di acqua per scopi agricoli.
Il sistema di irrigazione ideato dai ricercatori di Austin è stato descritto in un articolo pubblicato sulla rivista “ACS Materials Letters”: il funzionamento è basato su gel superassorbenti che catturano l’acqua dall’aria. Quando il terreno viene riscaldato a una certa temperatura, i gel rilasciano l’acqua, rendendola disponibile alle piante. Una parte ritorna nell’aria, aumentando l’umidità e facilitando il ciclo di raccolta. Ogni grammo di terreno può estrarre circa 3-4 grammi di acqua. I gel nel terreno estraggono l’acqua dall’aria durante i periodi più freschi della notte; il calore solare durante il giorno attiva i gel che rilasciano l’acqua nel terreno.
«Consentire un’agricoltura indipendente nelle aree in cui è difficile costruire sistemi di irrigazione e di alimentazione – ha affermato Guihua Yu, dell’Università del Texas – è fondamentale per liberare l’agricoltura dalla complessa catena di approvvigionamento idrico, soprattutto quando le risorse diventano sempre più scarse». (Agonb) Slo 09:30.