Roma, 9 dicembre 2020 (Agonb) – La relazione tra la vitamina D e il cancro è stata a lungo oggetto di interesse da parte dei ricercatori: diversi studi epidemiologici hanno suggerito come le popolazioni nei pressi dell’Equatore, dove l’esposizione alla luce solare produce più vitamina D, facciano osservare minori tassi di incidenza e mortalità per alcuni tipi di tumore.
Ma non è mai stata determinata un’associazione chiara con il rallentamento della progressione del cancro. Un precedente e vasto studio, il Trial Vitamin D and Omega-3 (VITAL), condotto nell’arco di cinque anni su una popolazione di 25.000 individui, ha scoperto che la vitamina D non ha ridotto l’incidenza complessiva di cancro, ma ha mostrato un minor rischio di decessi per cancro. Da lì è partita la ricerca del Brigham and Women’s Hospital (Boston, Massachusetts) che ha ristretto il collegamento tra l’assunzione di integratori di vitamina D e il rischio di cancro metastatico o fatale.
La ricerca, pubblicata su “JAMA Network Open”, ha verificato che la vitamina D è associata a una riduzione del 17% del rischio complessivo per il cancro avanzato. In caso di indice di massa corporea (BMI) normale, la riduzione ha toccato il 38%, dato che suggerisce come l’indice di massa corporea possa influenzare la relazione. (Agonb) Cdm 11:30.