Roma, 31 dicembre 2020 (Agonb) – Tra le pazienti con cancro al seno trattate con radioterapia, il sotto-riconoscimento dei sintomi sembra comune in caso di segnalazione di dolore, prurito, edema e affaticamento. Il dato è stato condiviso nel corso di una delle sessioni del recente “2020 San Antonio Breast Cancer Symposium” che si è svolto in Texas dall’8 all’11 dicembre.
«Il riconoscimento degli effetti collaterali è necessario nel fornire cure di supporto per aiutare i pazienti a gestire i sintomi – ha affermato Reshma Jagsi, del Dipartimento di Radioterapia Oncologica e direttore del Center for Bioethics and Social Sciences in Medicine presso l’Università del Michigan – Ma i medici a volte pesano male la gravità dei sintomi, il che può portare a una riduzione della qualità della vita».
Lo studio, coordinato dal Michigan Radiation Oncology Quality Consortium, si è basato sul confronto delle valutazioni riferite dalle pazienti rispetto a quattro sintomi (dolore al seno, prurito, edema e affaticamento) con le valutazioni dei medici attraverso i criteri terminologici comuni per gli eventi avversi (Common Terminology Criteria for Adverse Events -CTCAE) su quasi diecimila pazienti con cancro al seno che sono state trattate con radioterapia dopo un intervento di lumpectomia
Lo studio ha rilevato un sotto-riconoscimento del dolore da parte dei medici nel 30,9% delle segnalazioni in pazienti con sintomi sostanziali. Medesima discordanza nelle valutazioni di prurito (36,7%), edema (51,4%) e affaticamento (18,8%). (Agonb) Slo 11:00.