Roma, 2 gennaio 2021 (Agonb) – Come fare a convincere le persone a uscire e vivere di più la natura? Per molti di coloro che abitano in città, ci è voluta la pandemia da COVID-19, dicono i ricercatori dell’Università del Vermont che, in un nuovo studio, rilevano che il 26% delle persone che ha visitato parchi durante i primi mesi della pandemia aveva visitato raramente – o mai – luoghi naturali nell’anno precedente. La ricerca è pubblicata da PLOS ONE.
“Abbiamo notato un forte aumento del numero di visitatori di foreste e parchi urbani nei primi giorni della pandemia – ha detto l’autore senior dello studio, Brendan Fisher -. Volevamo capire come le persone abbiano utilizzato la natura per far fronte alle sfide fisiche e mentali della pandemia COVID-19”.
I ricercatori hanno intervistato i visitatori di 25 parchi e aree naturali intorno a un’area popolata da circa 214.000 residenti, scegliendo un campione di oltre 400 persone a partire da quando sono stati introdotti i protocolli sanitari, tra cui il distanziamento sociale, la chiusura di aziende e scuole e le restrizioni ai viaggi. Da allora quasi il 70% degli utenti del parco ha aumentato le proprie visite; l’81% ne ha segnalato l’importanza. Quasi il 70% delle persone in visita per la prima volta o frequentatori poco assidui ha affermato che l’accesso a questi luoghi durante il periodo di restrizioni è stato molto importante. I motivi? Uscire, fare esercizio, connettersi alla natura, trovare pace e tranquillità, fare birdwatching, passeggiare con i cani e trascorrere tempo con i bambini.
I ricercatori hanno scoperto che il 66% delle persone ha utilizzato queste aree naturali per trovare pace e tranquillità e il 32% ha segnalato questi luoghi come spazi di contemplazione, attività che hanno dimostrato di ridurre lo stress. “Gli esperti di malattie infettive prevedono che i virus, come quello che causa la COVID-19, aumenteranno con frequenza in futuro – ha detto Nelson Grima, che ha guidato lo studio -. Le aree naturali dovrebbero essere salvaguardate e, se possibile, potenziate per mantenere e migliorare il benessere umano soprattutto in tempi di crisi, anche con un’economia in declino”. (Agonb) Cdm 09:00.