Roma, 5 gennaio 2021 (AgOnb) – Insetticidi nelle nostre acque. Su 426 sostanze inquinanti cercate nelle acque italiane, ne sono state trovate ben 299 e gli insetticidi sono i più diffusi nelle acque superficiali (in passato erano gli erbicidi). Dati e risultati raccolti dall’Ispra e pubblicati a fine 2020 nel Rapporto nazionale pesticidi nelle acque ci raccontano lo stato di salute di fiumi e corsi. Le indagini hanno riguardato 4.775 punti di campionamento e 16.962 campioni; nelle acque superficiali sono stati trovati pesticidi nel 77,3% dei 1.980 punti di monitoraggio, in quelle sotterranee nel 32,2% dei 2.795 punti. “Le concentrazioni misurate sono in genere frazioni di µg/L (parti per miliardo), ma gli effetti nocivi delle sostanze si possono manifestare anche a concentrazioni molto basse” sostiene Ispra in una nota. Secondo i dati diffusi, nelle acque superficiali, 415 punti di monitoraggio (21% del totale) hanno concentrazioni superiori ai limiti ambientali. Preoccupano in particolare gli erbicidi glifosate e il suo metabolita AMPA, il metolaclor e i fungicidi dimetomorf e azossistrobina, ma anche bentazone e i metaboliti atrazina desetil desisopropil e i fungicidi triadimenol, oxadixil e metalaxil. (AgOnb) Gta 11:30