L’approccio multidisciplinare inteso come risorsa. “Conoscere il tuo pianeta è un passo verso il proteggerlo” diceva Jaques-Yves Cousteau. Più di un aforisma, quello scandito dal grande oceanografo francese. Un manifesto da seguire fino in fondo per pianificare strategie d’intervento efficaci, opportune e corrette per arrivare ad un nuovo “Patto per l’ambiente”. In particolare in una fase come questa, travagliata dalla crisi economica, sociale e sanitaria provocata dalla pandemia di coronavirus. Un monito, dunque, che riecheggia forte nel convegno dal titolo “Biologia: ambiente & territorio” organizzato (in modalità live webinar) dalle delegazioni regionali Toscana-Umbria ed Emilia-Romagna-Marche dell’Ordine nazionale dei Biologi. L’evento, accreditato ECM, si è svolto lo scorso venerdì 29 gennaio, ed ha potuto fare affidamento su un parterre di relatori veramente eccezionale: docenti universitari, ricercatori e professionisti competenti in campo ambientale rappresentanti di enti ed istituzioni di primo piano nel panorama scientifico nazionale ed internazionale, come, solo per citarne qualcuno, l’Ispra, l’Istituto superiore di Sanità, l’Arpa e il mondo degli atenei. E di enorme spessore è stato anche il Comitato Scientifico dell’evento, composto da Stefania Papa, Stefano Acunto, Gioia Benedettini, Federico Gasperini, Laura Marianna Leone, Matteo Montanari e Beatrice Pucci, Biologi specialmente competenti nelle materie oggetto del convegno. D’altronde, l’argomento dibattuto nel corso del live webinar, è stato di assoluta e stringente attualità. La qualità ambientale delle aree urbane e rurali, infatti, di pari passo con la valutazione dell’impatto che l’inquinamento può avere sulla salute dell’uomo e sull’ecosistema in generale, non possono prescindere dall’individuazione e dal ‘monitoraggio’ delle zone contaminate. Solo così sarà possibile pianificare le corrette strategie di intervento. A patto però di riuscire prima a “comprendere” la biodiversità che ci circonda, imparando ad apprezzarne tutte le infinite risorse di cui essa è costellata. Solo con un approccio più approfondito e sistematico alla cosiddetta varietà biologica (animale e vegetale) si potranno gettare le basi per la salvaguardia dell’ambiente, per la tutela dell’aria, dell’acqua e del suolo. Ed è proprio in questo ambito che emerge, in maniera netta ed evidente, il ruolo strategico svolto dai Biologi, storicamente impegnati un po’ su tutti i fronti della cosiddetta “gestione ambientale”. Dai biologi certo, ma anche da tutti quanti gli altri professionisti parimenti coinvolti nel difficile compito di “prendersi cura” dei tesori che madre natura ci mette a disposizione. Un compito difficile da assolvere, indubbiamente. Ma che può essere svolto attraverso l’allestimento di una rete multidisciplinare che veda tutte queste figure pronte ad operare insieme, in sinergia, così da garantire la conservazione della biodiversità, ovvero della varietà della vita sulla Terra, che, sola, può rendere splendido ed abitabile il nostro pianeta. La vera sfida da vincere, in questa direzione, si chiama “green technology“. E’ da qui, infatti, che passa il futuro. Un futuro finalmente privo delle emissioni di gas serra ed in cui non appaia più una chimera la ricerca di soluzioni capaci di abbattere i costi d’investimento per la realizzazione di opere che siano, al tempo stesso, funzionali e sostenibili. Una sfida che metta nel mirino il raggiungimento degli obiettivi previsti dall’agenda 2030 in ottica “Green Deal“, unica via innovativa da percorrere per la rinascita nazionale ed europea. Di questo e di tanto altro ancora si è discusso il 29 gennaio, nel corso del webinar organizzato dalle delegazioni ONB di Toscana-Umbria ed Emilia Romagna-Marche.
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Le iscrizioni si sono chiuse il 27.01.2021 alle ore 09:00
Le iscrizioni in “modalità uditore” si sono chiuse il 29 gennaio
N.B. Coloro i quali si sono iscritti o hanno seguito il corso in “modalità uditore”, hanno potuto accedere alla sola visione dell’evento e non potranno, pertanto, conseguire i crediti ECM, né ricevere alcun attestato di partecipazione.
N.B.
Per tutti gli eventi in modalità webinar che rilasciano crediti ECM si ricorda che per potervi accedere i requisiti sono:
- Accedere all’evento SOLO tramite un account nominale di Microsoft Teams, che deve essere stato obbligatoriamente comunicato tramite la pagina https://areariservata.
onb.it/eventi/onbteams entro e non oltre (nel caso del webinar in oggetto) il 27 gennaio 2021. - Se non si possiede un account Teams a questo indirizzo le istruzioni per la creazione dell’account: https://support.microsoft.com/
it-it/office/iscriversi-alla- versione-gratuita-di-teams- 70aaf044-b872-4c32-ac47- 362ab29ebbb1 - Per poter avere i crediti ECM si dovrà:
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- aver partecipato per un minimo del 90% del tempo totale dell’evento – tempo calcolato dal suo inizio alla sua fine – che verrà registrato automaticamente dal momento della connessione dell’utente con account nominale, al momento della sua disconnessione;
- superare con almeno il 75% di risposte esatte il questionario ECM
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- Chi entrerà in modalità ANONIMA non potrà avere accesso alla parte ECM, ne potrà richiedere alcun attestato di partecipazione all’evento.
Modalità di accesso al questionario ECM:
Le modalità, ed il link per accedere, verranno inviate via mail a tutti coloro che sono iscritti al corso, al termine del corso stesso. Si ricorda che:
- Se si è un utente già registrato nella piattaforma LMS, si dovrà inserire il proprio CF e la propria password.
- Se si è utente NON iscritto alla piattaforma LMS occorrerà allora inserire il proprio CF e la password provvisoria “Myonb1@FAD“.
- Il questionario sarà visibile e potrà essere compilato entro le ore 10:55 del 02/02/2021.
- Si ribadisce ancora che SOLO coloro i quali avranno seguito l’evento per un minimo del 90% del tempo totale – calcolato dall’inizio del corso fino alla fine – che verrà registrato automaticamente dal momento della connessione dell’utente con account nominale, al momento della sua disconnessione, e che avranno conseguito almeno il 75% di risposte esatte, acquisiranno i crediti ECM relativi.