Roma, 3 febbraio 2021 (AgOnb) – Pubblicata su “Stem Cell Reports” la scoperta di un team di ricerca dell’Istituto di genetica e biofisica “Adriano Buzzati Traverso” del Cnr-Igb di Napoli, tra i primi in Italia ad utilizzare strutture multicellulari, tridimensionali per studiare “in vitro” il potenziale di sviluppo di diversi tipi di cellule staminali. «Le domande più affascinanti della biologia sono fondamentali per capire i meccanismi alla base delle malattie e aiutare a sviluppare strategie preventive e terapeutiche», spiega Gabriella Minchiotti del Cnr-Igb, che con Eduardo J. Patriarca ha coordinato il team di ricercatori insieme ad Alfonso Martinez-Arias della Cambridge University. «Come si sviluppa un embrione molto complesso a partire da un iniziale aggregato di cellule molto simili tra loro? Perché a volte lo sviluppo embrionale si interrompe o si altera portando a condizioni patologiche? Quali farmaci, condizioni nutrizionali/metaboliche, interferiscono con il corretto sviluppo di un embrione? I gastruloidi sono organoidi embrionali e costituiscono un eccellente sistema modello, per studiare lo sviluppo di tessuti in condizioni normali o patologiche, e identificare geni, nutrienti, e condizioni fisicochimiche che garantiscono un corretto sviluppo embrionale», prosegue la ricercatrice. «Abbiamo dimostrato che non tutte le cellule staminali embrionali formano gastruloidi e che la loro competenza dipende dallo stato di pluripotenza. Le cellule staminali più immature sono in grado di generarne, quelle in stadio più avanzato formano aggregati che non riescono a svilupparsi correttamente». Gli studi sui gastruloidi sono all’inizio e si spera che sul lungo termine, gli organoidi riducano e sostituiscano la sperimentazione animale. «I nostri studi suggeriscono che l’efficienza di formazione di un gastruloide, è un valido modello in vitro per definire lo stato di pluripotenza di una cellula staminale», conclude Minchiotti. «La particolare configurazione e l’efficienza del metodo messo a punto dai ricercatori per generare gastruloidi, fa di questa metodologia una piattaforma ottimale per screening genetici e farmacologici sia per studi di ricerca di base che applicata». (AgOnb) Mmo 10:00