Roma, 3 febbraio 2021 (AgOnb) – Pubblicato sulla rivista Science Advances lo studio della Duke University, che ha esaminato l’effetto dell’esercizio fisico su muscoli umani coltivati in laboratorio: l’infiammazione cronica causa del deperimento dei tessuti si può prevenire con l’esercizio. «L’infiammazione si verifica quando il sistema immunitario reagisce alla presenza di batteri o di danni ai tessuti – spiega Nenad Bursac della Duke University – una reazione eccessiva può tradursi in un’aggressione alle cellule sane. Alcune malattie, come l’artrite, provocano infiammazioni croniche che causano atrofia muscolare». Il team ha sviluppato una piattaforma capace di facilitare la crescita di cellule muscolari in coltura, dove muscoli scheletrici sono coltivati in una capsula di Petri, a cui sono state aggiunte cellule immunitarie e staminali. «L’interferone gamma, molecola prodotta dai linfociti B e T – continua l’esperto – è tra i responsabili di vari tipi di atrofia muscolare e disfunzione. Durante l’esercizio fisico si verificano diversi processi ed è difficile stabilire quali sistemi e cellule siano responsabili dei singoli processi». La piattaforma muscolare ingegnerizzata realizzata dal team è modulare, ed è possibile abbinare, combinare e osservare vari tipi di cellule. Gli scienziati hanno aggiunto alti livelli di interferone gamma per imitare gli effetti di un’infiammazione cronica di lunga durata, portando ad una riduzione e perdita di forza dei muscoli. L’esperimento si è ripetuto seguendo un regime di esercizio fisico simulato da scariche elettriche. «Abbiamo scoperto che le cellule muscolari possono intraprendere azioni antinfiammatorie – prosegue Zhaowei Chen, ingegnere biomedico della Duke University – l’esercizio ha prevenuto quasi completamente l’infiammazione. Il nostro lavoro suggerisce che l’interferone gamma agisce attraverso una specifica via di segnalazione e che l’esercizio delle cellule muscolari può contrastare direttamente questo segnale pro-infiammatorio a prescindere dalla presenza di altri tipi di cellule o tessuti – conclude Bursac – Abbiamo mostrato quanto possano essere preziosi gli organoidi muscolari per scoprire nuovi meccanismi di malattia e potenziali trattamenti e conferma l’importanza dell’esercizio fisico». (AgOnb) Mmo 11:00