Roma, 4 febbraio 2021 (Agonb) – Il cancro è una delle principali cause di morte e disabilità a livello globale e produce un notevole impatto economico, con prove recenti che suggeriscono un carico sproporzionato nei paesi a basso e medio reddito. Si prevede che la domanda di chirurgia oncologica aumenti da 9,1 milioni a 13,8 milioni di procedure nei prossimi vent’anni, richiedendo un enorme aumento della forza lavoro, inclusi circa 200.000 chirurghi aggiuntivi e 87.000 anestesisti a livello globale.
Con l’accesso all’assistenza post-operatoria fortemente legata alla minore mortalità, il miglioramento dei sistemi di assistenza in tutto il mondo deve essere una priorità al fine di ridurre il numero sproporzionato di decessi a seguito di complicanze. I risultati di due studi, pubblicati su The Lancet e The Lancet Oncology, evidenziano l’urgente necessità di migliorare l’erogazione di interventi chirurgici contro il cancro nei paesi a basso e medio reddito, aumentando allo stesso tempo la loro forza lavoro per far fronte alla crescente domanda.
Il primo, condotto da un team che ha messo insieme University of New South Wales, University of Toronto, Kings College London e Organizzazione mondiale della Sanità, è uno studio osservazionale che esplora la variazione globale delle complicanze post-operatorie e dei decessi a seguito di interventi chirurgici per tre tumori comuni (seno, colon-retto o gastrico), con il coinvolgimento di 15.958 pazienti da 428 ospedali in 82 paesi. Il secondo, condotto da ricercatori del GlobalSurg Collaborative e National Institute for Health Research Global Health Research Unit on Global Surgery, si è concentrato sulla domanda globale di chirurgia del cancro e dei requisiti stimati della forza lavoro chirurgica e anestetica tra il 2018 e il 2040. (Agonb) Cdm 11:30.