Roma, 18 febbraio 2021 (AgOnb) – Secondo una analisi degli scienziati del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) ad oggi la salute di 400 milioni di persone che vivono nell’Asia meridionale è a rischio per lo smog. Da inizio gennaio sono stati infatti rilevati alti valori di smog e «l’evento che colpisce centinaia di milioni di persone potrebbe non scomparire fino a marzo, quando le temperature aumenteranno». Combinando le informazioni sulle concentrazioni di particolato fine (PM2,5), biossido di azoto, anidride solforosa, monossido di carbonio e ozono con i dati satellitari, gli esperti raccontano la presenza di una foschia diffusa e «le analisi mostrano che la concentrazione è rimasta elevata per un periodo prolungato, con un picco il 16 gennaio e il 1 febbraio» sostengono dal CAMS. In generale diversi studi dimostrano che l’esposizione cronica a gas nocivi e particolato come il PM2,5 può avere effetti negativi sulla salute, riducendo l’aspettativa media di vita. Tra le zone più inquinate, India, Lahore, Pakistan e Nepal. (AgOnb) Gta 11:00