Roma, 19 febbraio 2021 (AgOnb) – I muri dell’uomo ostacolano il futuro della natura. Secondo un nuovo studio le barriere di confine costruite dagli uomini minacciano la fauna selvatica impedendo a mammiferi e uccelli di spostarsi e fuggire dagli effetti del surriscaldamento. Lo racconta un gruppo di ricercatori nello studio “Global inequities and political borders challenge nature conservation under climate change” pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (PNAS) che sostengono come «muri e recinzioni progettati per proteggere i confini nazionali potrebbero rendere difficile adattarsi ai cambiamenti climatici a quasi 700 specie di mammiferi». Gli esperti hanno analizzato le dinamiche di circa 32mila chilometri di confini fortificati con recinzioni e muri che potrebbero impedire gli spostamenti degli animali, sostenendo in particolare che «di queste barriere, il muro di confine Usa-Messico, le recinzioni lungo il confine tra Cina e Russia e la recinzione in costruzione lungo il confine tra India e Myanmar potrebbero essere le più dannose dal punto di vista ecologico». (AgOnb) Gta 11:00