Roma, 20 febbraio 2021 (agOnb) – Uno studio condotto dai ricercatori del Wellcome Sanger Institute, del Great Ormond Street Hospital (Gosh) e del Princess Maxima Center for Pediatric Oncology ha scoperto che tutte le forme del neuroblastoma derivano dai simpaticoblasti, individuando proprio in queste cellule probabili bersagli farmacologici di nuove terapie. Lo studio, pubblicato su Science Advances, ha come Obiettivo quello di capire perché i neuroblastomi varino di gravità, da quelli più facili da trattare ad altri invece più complessi con tassi di sopravvivenza dai 5 anni in giù. Il neuroblastoma colpisce generalmente i bimbi sotto i cinque anni. I ricercatori hanno analizzato 19.723 cellule tumorali e le hanno confrontate con 57.972 cellule surrenali dello sviluppo. «Ciò che più colpisce dei nostri risultati è che, nonostante la grande diversità del comportamento clinico del neuroblastoma, esiste una cellula-tipo di neuroblastoma globale che si trova in tutti i pazienti. L’identificazione dei simpaticoblasti come radice di tutti i neuroblastomi è un passo importante verso la comprensione di come si sviluppa la malattia e, si spera, anche di come possiamo trattarla – spiega Jan Molenaar, autore senior dello studio. Secondo Karin Straathof, autrice senior della ricerca -. Il neuroblastoma è un cancro insolito in quanto alcuni tumori si risolvono senza intervento, ma la malattia ha ancora uno dei tassi di sopravvivenza a cinque anni più bassi di qualsiasi altro cancro infantile». (AgOnb) Mmo 11:00