Roma, 20 febbraio 2021 (agOnb) – Una ricerca guidata dall’Università di Bologna, ha estratto e analizzato il DNA presente in feci risalenti a circa 50mila anni fa, dal sito archeologico di El Salt, in Spagna. Lo studio, pubblicato su Communication Biology – suggerisce la presenza di componenti ancestrali del microbiota che popolano l’intestino umano ancor prima della separazione tra Homo sapiens e Uomo di Neanderthal. «Questi risultati fanno capire quali componenti del microbiota intestinali sono fondamentali per la salute e dove è fondamentale la loro presenza – spiega Marco Candela, professore al Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna -. Oggi è preoccupante la riduzione della diversità del nostro microbiota, dovuta al contesto di vita moderno». Il microbiota intestinale è l’insieme dei microrganismi simbionti che abitano l’intestino, ed è un componente essenziale della nostra biologia, e importantissimo per la salute. La paleo-archeo-microbiologia, studia i microrganismi antichi presenti in reperti archeologici attraverso il sequenziamento del DNA. Dal sito archeologico di El Salt, sono riusciti a trovare diverse similitudini con l’uomo moderno. «Siamo riusciti ad identificare un nucleo di microrganismi presenti anche nel microbiota dell’Homo sapiens – spiega Silvia Turroni, ricercatrice dell’Università di Bologna e co-prima autrice dello studio -. La loro presenza nell’organismo umano è antecedente alla separazione tra Neanderthal e Sapiens». Questa comprende una serie di batteri noti come: Blautia, Dorea, Roseburia, Ruminococcus e Faecalibacterium). C’è il Bifidobacterium che ha un ruolo chiave per la regolazione delle difese immunitarie, soprattutto nell’infanzia. «Nell’attuale contesto di modernizzazione, queste informazioni aiutano a creare nuove strategie integrate, tra dieta e stile di vita, dedicate a proteggere i microrganismi che sono essenziali per la nostra salute”, dice in conclusione Candela -. È importante promuovere stili di vita sostenibili per il nostro microbiota intestinale, favorendo il mantenimento di una configurazione che sia compatibile con la nostra biologia». (AgOnb) Mmo 9:00