Roma, 25 febbraio 2021 (AgOnb) – Tartarughe come sentinelle dell’inquinamento da plastica nell’Adriatico. Vittime e testimoni al contempo, questi straordinari animali fungono da segnale importantissimo per comprendere la situazione dell’inquinamento da plastica che soffoca il mare Adriatico. A sostenerlo è una ricerca dell’Università di Bologna pubblicata su Frontiers of Marine Science in cui un gruppo di scienziati ha analizzato 45 esemplari di tartaruga ricoverati all’Ospedale delle Tartarughe della Fondazione Cetacea di Riccione, trovando in tutti i casi detriti plastici nelle loro feci. Secondo lo studio, va sottolineato “il ruolo delle tartarughe come sentinelle dell’inquinamento marino, ma mostrano anche come la presenza di plastica nel loro intestino possa alterarne il microbiota, provocando pericolose conseguenze per la salute di questi animali già oggi fortemente minacciati”. Per Elena Biagi, ricercatrice al Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna e prima autrice dello studio, gli esiti dell’analisi, «sono una dimostrazione della pervasività dell’inquinamento da plastiche nell’ecosistema di un mare estremamente sfruttato come l’Adriatico». (AgOnb) Gta 10:00