“COronaVirus Disease 19: una patologia multifattoriale!“: questo il titolo del webinar organizzato dal Gruppo di Studio di Genetica Umana della Delegazione Puglia e Basilicata dell’Ordine Nazionale dei Biologi, per il prossimo 26 aprile. L’evento, completamente gratuito, è aperto agli iscritti di tutta Italia e può contenere fino ad un massimo 300 partecipanti.
LE MALATTIE PROVOCATE DAI CORONAVIRUS
I coronavirus (CoV), come ormai noto, sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate o gravi, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome).
I PRIMI CASI REGISTRATI A WUHAN NEL 2019
Il 31 dicembre 2019, le autorità sanitarie cinesi hanno notificato un focolaio di casi di polmonite ad eziologia non nota nella città di Wuhan (Provincia dell’Hubei, Cina). Molti dei casi iniziali hanno riferito un’esposizione al Wuhan’s South China Seafood City market (si sospettava un possibile meccanismo di trasmissione da animali vivi).
SARS COV2, LA PRIMA CLASSIFICAZIONE
Il 9 gennaio 2020, il China CDC (il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie della Cina) ha identificato un nuovo coronavirus (provvisoriamente chiamato 2019-nCoV e classificato in seguito ufficialmente con il nome di SARS-CoV-2) come causa eziologica di questa patologia. Le autorità sanitarie cinesi hanno inoltre confermato la trasmissione inter-umana del virus.
L’OMS UFFICIALIZZA IL NOME “COVID”
L’11 febbraio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal 2019-nCoV è stata chiamata COVID-19 (Corona Virus Disease). L’11 marzo 2020 il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha definito la diffusione del Covid-19 non più una epidemia confinata ad alcune zone geografiche, ma una pandemia diffusa in tutto il pianeta.
LE VITTIME IN ITALIA E NEL MONDO
Al 3 marzo 2021 i casi confermati nel mondo, dall’inizio della pandemia, sono 114.315.846 con 2.539.427 morti. In Italia i casi confermati sono 2.809.246 con 95.718 morti.
NON TUTTI SI AMMALANO
Da subito è stato chiaro che l’infezione da Sars-CoV-2 colpisce in modo diverso uomini e donne, giovani e anziani, e non solo. Non tutte le persone che contraggono il virus si ammalano. Tra chi manifesta sintomi, gli anziani sembrano avere le complicazioni maggiori, specie se affetti da patologie pregresse. Nonostante ciò, non sono mancati pazienti relativamente giovani e in salute che non hanno superato la malattia. E ancora, ci sono soggetti che guariscono subito e altri dopo molto tempo.
L’INFLUENZA DEI FATTORI GENETICI
Non è ancora noto perché ciò accada ma, a livello internazionale, molti gruppi di ricerca si sono attivati, nella convinzione che i fattori genetici dell’ospite possano influenzare la suscettibilità individuale alla malattia e la sua progressione. Infatti è opinione comune che si tratti, da questo punto di vista, di una vera e propria patologia multifattoriale.
IL RUOLO DEL LABORATORIO
Sin da quando è stato sequenziato il genoma di SARS.COV-2, il Laboratorio ha un ruolo insostituibile nella diagnosi, nel monitoraggio e nella prognosi dell’infezione e quindi nel controllo della pandemia stessa.
GLI OBIETTIVI DEL WEBINAR
Il webinar organizzato dal Gds di Genetica Umana della Delegazione ONB di Puglia e Basilicata, ha dunque lo scopo di portare chiarezza sulle diverse tipologie di test diagnostici e prognostici di laboratorio attualmente a disposizione, e sul loro corretto utilizzo. Verranno affrontate le problematiche legate alla comparsa delle varianti virali, fonte di notevoli preoccupazioni da parte della comunità scientifica. Ed infine, una panoramica sui risultati dei progetti collaborativi internazionali, tendenti ad identificare le varianti genetiche dell’ospite, che potrebbero influenzare la suscettibilità a Covid-19 e la gravità della malattia.
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Le iscrizioni scadono il 23/04/2021