Lo scorso 2 marzo, il giudice del lavoro del tribunale di Messina ha accolto il ricorso di una dirigente biologa in forza all’Irccs Centro neurolesi Bonino-Pulejo del capoluogo peloritano, dichiarando l’illegittimità della decisione dell’azienda sanitaria che aveva scelto di non procedere alla stabilizzazione dei lavoratori precari da oltre tre anni presso lo stesso istituto, in ragione della presunta carenza dei requisiti. La notizia è stata riportata dal foglio “In Sicilia” dove si spiega come nella sentenza, il giudice, dott.ssa Aurora La Fauce, abbia ordinato all’Irccs di “concludere la procedura di stabilizzazione mediante la stipula del contratto di lavoro a tempo indeterminato con la ricorrente per il profilo professionale di Dirigente Biologo, in esecuzione della deliberazione 23 febbraio 2020 n. 307 con decorrenza dalla data di stipula del contratto individuale di lavoro, come previsto nella predetta delibera”. Il giudice ha inoltre condannato l’azienda a risarcire alla dottoressa il danno subìto per effetto della ritardata assunzione nella misura della differenza tra quanto da lei percepito quale tecnico biomedico presso l’Asp di Messina nel periodo dal 23 febbraio al 16 novembre 2020, e quanto la stessa avrebbe dovuto, invece, percepire nello stesso periodo. quale dirigente biologa presso l’Irccs Bonino-Pulejo”. “La speranza è che ora, grazie a questa sentenza, possano ripartire le procedure per una futura stabilizzazione del personale sanitario precario, tra cui ovviamente i Biologi, in tutte le Aziende Sanitarie della nostra isola” ha commentato, visibilmente soddisfatto, il dott. Pietro Miraglia, vicepresidente dell’Ordine nazionale dei Biologi con delega alla regione Sicilia.