Roma, 16 marzo 2021 (AgOnb) – Non solo effetti della crisi climatica, inquinamento da plastica e acustico, ma c’è anche l’impatto degli ancoraggi sugli ambienti marini nelle dinamiche che stanno mettendo in sofferenza i nostri mari e le barriere coralline. La Reef World Foundation e Green Fins lancia l’allarme su come barriere coralline e praterie sottomarine siano fra gli habitat più colpiti dal problema degli ancoraggi selvaggi delle imbarcazioni. «Anche il lancio più attento di un’ancora può essere devastante. In un solo caso in Florida nel 2019, i coralli elkhorn in pericolo di estinzione, che erano sopravvissuti in precedenza all’uragano Irma, sono stati spazzati via a causa di un’ancora trascinata» scrivono per esempio in un recente report. «Purtroppo – aggiungono – il danno delle ancore alle colonie di corallo non è raro. Ma può essere evitato». Una disattenta gestione dell’ancoraggio può provocare seri danni a coralli, fondali, praterie di Posidonia oceanica, lasciando strisce di distruzione. Dunque, concludono i biologi che hanno curato il rapporto, «è davvero nell’interesse di tutti mantenere sane barriere coralline per proteggere le imprese, il turismo e i mezzi di sussistenza futuri» attraverso un ripensamento e una maggiore attenzione ai metodi di ancoraggio. (AgOnb) Gta 9:00