Roma, 25 marzo 2021 (AgOnb) – Pubblicato su “Advanced Biosystems”, lo studio del gruppo guidato da Luca Berdondini dell’IIT, che dimostra come si possano creare organoidi ibridi bioartificiali, detti sferoidi, dotati di micro-dispositivi elettronici interni. Tra gli autori dello studio, Aziliz Lecomte e Lidia Giantomasi. Gli sferoidi simulando le funzionalità del cervello potranno contribuire a comprendere il suo funzionamento e l’effetto di sostanze e patologie sull’attività delle cellule nervose. Inoltre avranno funzione di protesi nervosa per interfacce neuro-robotiche, rimpiazzando porzioni del sistema nervoso compromesse da malattie o traumi, oppure assistendo il recupero di funzionalità compromesse del sistema nervoso. Il team ha realizzato delle immagini al microscopio elettronico a scansione dove mostra gli organoidi sferic, costituiti da cellule nervose con l’integrazione in diverse posizioni della componente elettronica. Essa, rappresentata da un parallelepipedo di silicio, compare in diverse posizioni dell’organoide in base al trattamento al quale è stato sottoposto prima di essere messo a contatto con le cellule nervose. «Un dispositivo elettronico – spiega Giantomasi, ricercatrice IIT – “+all’interno di un tessuto biologico potrebbe permettere, in modalità wireless, il monitoraggio e la perturbazione cronica di parametri fisiologici quali temperatura, pH ed attività bioelettrica neuronale. I risultati saranno dei modelli bionici di circuiti del cervello umano che potranno essere utilizzati per effettuare saggi pre-clinici di variabili terapeutiche umano-specifiche, potenzieranno lo sviluppo di strumenti per studi ad alto livello di sicurezza con materiali pericolosi, quali virus e tossine, e permetteranno una migliore comprensione delle dinamiche che regolano lo sviluppo ed il funzionamento del cervello, con implicazioni estendibili all’Intelligenza Artificiale». (AgOnb) Mmo 10:00