Geni ‘zombie’ si accendono nel cervello dopo la morte

Scoperta utile per studi su disturbi neurologici come l’Alzheimer

Esistono dei geni ‘zombie’ che si accendono nel cervello dopo la morte: si trovano nelle cellule gliali, vere e proprie ‘spazzine’ che nelle ore immediatamente successive al decesso rimangono attive e si ingigantiscono per ripulire i danni indotti nel sistema nervoso. I risultati dello studio serviranno a sviluppare nuove terapie contro disturbi neurologici come autismo, schizofrenia e Alzheimer.

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