Roma, 29 marzo 2021 (AgOnb) – C’è un altro aspetto, questa volta positivo, del gene legato al morbo di Parkinson: se da un lato uccide i neuroni che producono la dopamina, dall’altro è fondamentale per la loro nascita. Questa scoperta è stata raccontata in uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports dai ricercatori dell’Università britannica di Sheffield, coordinati da Oliver Bandmann, in collaborazione con l’Università del Lussemburgo. Secondo gli esperti lo studio potrebbe in futuro aiutare a sviluppare nuovi trattamenti per tentare di rallentare il Parkinson. In particolare, la ricerca si concentra sul gene Pink1 che appunto, oltre a compromettere il modo in cui vengono prodotti i nuovi neuroni nel corso della vita, può però anche avere un ruolo chiave per la loro generazione. «Studi recenti – dice Bandmann – suggeriscono che il processo di neurogenesi, mediante il quale si formano nuovi neuroni nel cervello, è in corso per tutta la vita, ma la sua rilevanza è scarsamente compresa in disturbi neurodegenerativi come il Parkinson. Se riuscissimo a capire meglio l’impatto delle mutazioni del gene Pink1 sui neuroni produttori di dopamina potremmo sviluppare nuovi approcci terapeutici che mirano a mitigarne gli effetti». (AgOnb) Gta 11:00