Negli anziani l’esercizio fisico combatte i disturbi cognitivi

Roma, 30 marzo 2021 (AgOnb) – Pubblicato sul “Journal of Alzheimer’s Disease”, un articolo che riguarda la scoperta fatta dagli scienziati dell’Università del Texas a Southwestern: l’allenamento in anziani con una lieve perdita di memoria, aumenta il flusso sanguigno al cervello. Il team ha coinvolto 70 volontari tra i 55 e 80 anni, tutti soggetti con deterioramento cognitivo lieve MCI. Sottoposti a esami cognitivi, test di fitness e scansioni di RM cerebrale, hanno seguito un allenamento di 30/40 minuti, da 3 a 5 sessioni settimanali, monitorati da cardiofrequenzimetro. In 48 hanno terminato l’allenamento di un anno e sono tornati al controllo. «Il nostro studio è un ulteriore conferma del collegamento tra l’esercizio fisico e la salute del cervello – afferma Rong Zhang, docente all’UTSW – è dimostrato che l’attività fisica può aumentare il flusso di sangue al cervello tra gli anziani». Un regolare esercizio aerobico, spiegano gli autori, «aiuta a migliorare la cognizione e la memoria negli anziani sani e aumentare il flusso sanguigno nel cervello in quelli con lievi segnali di deterioramento cognitivo». Munro Cullum, uno dei coautori, spiega che «Ci sono aspetti che dobbiamo comprendere sugli effetti dell’esercizio fisico sul declino cognitivo in età avanzata. Il nostro lavoro non ha riscontrato alcun cambiamento significativo nella memoria o in altre funzioni cognitive, ma ciò potrebbe dipendere dalla breve durata dell’esperimento». Il prossimo step punta ad estendere la durata dell’allenamento a due anni. «Alcune persone potrebbero trarre maggiori benefici dall’esercizio fisico rispetto altre» osserva Cullum. «Risultati come questo – conclude Zhang – sono utili anche per i medici quando parlano con i loro pazienti dei benefici dell’esercizio fisico. Ora sappiamo che l’attività aerobica può aumentare il flusso sanguigno al cervello, sicuramente è un fattore positivo». (AgOnb) Mmo 12:00