Roma, 30 marzo 2021 (AgOnb) – Si chiama TRCP5 la proteina “termometro” che si attiva col freddo e spinge le fibre nervose presenti nei denti a inviare impulsi dolorosi al cervello.
I cibi e le bibite molto fredde possono causare dolore a chi ha denti ipersensibili. La proteina “termometro” si chiama TRCP5 e si attiva soprattutto quando si verificano queste condizioni. Il TRCP5 è una proteina ‘termometro’, che si manifesta nelle cellule della dentina al di sotto dello smalto: questo sensore molecolare, particolarmente abbondante in caso di carie, si attiva col freddo e induce le fibre nervose a sparare impulsi dolorosi al cervello.
Le cellule della dentina che rivestono la polpa del dente, sono probabilmente le responsabili della percezione del freddo.
Lo studio è stato condotto sui topi di laboratorio che privati del gene TRCP5, non percepivano dolore quando subivano lesioni ai denti. In pratica, con il freddo la proteina TRCP5 apre i canali localizzati sulla membrana degli odontoblasti, aumentando l’entrata degli ioni di calcio. Quando la polpa dentale è infiammata (per esempio per la presenza di una carie), TRCP5 è molto più abbondante e porta ad un aumento dell’attività elettrica dei nervi che viaggia dalle radici del dente al cervello. Anche quando le gengive si ritirano possono nascere problemi di ipersensibilità.
Il patologo dell’MGH Jochen Lennerz afferma, “Questa ricerca attribuisce una nuova funzione a queste cellule, cosa molto interessante dal punto di vista della ricerca di base, ma non solo: ora sappiamo pure come interferire con questa funzione per inibire il dolore dentale”. Inoltre ,Lennerz afferma: “Ora abbiamo la prova definitiva che il sensore di temperatura TRCP5 trasmette il freddo attraverso gli odontoblasti e induce le fibre nervose a sparare, generando dolore e ipersensibilità al freddo.” – Ed aggiunge – “Questa sensibilità al freddo potrebbe essere un meccanismo di difesa per proteggere i denti lesionati da ulteriori danni“.
La ricerca è riuscita a capire come interferire per inibire questo dolore. E’ stata effettuata studiando dei topi di laboratorio che privandoli del gene TRCP5 gli stessi in caso di lesioni ai denti non percepivano alcun dolore, a differenza dei topi con i denti integri.
Evidentemente con temperature fredde, la proteina TRCP5 schiude i canali collocati sulla membrana degli odontoblasti aumentando il passaggio degli ioni calcio. Certamente con una carie nel dente, il gene TRCP5 è molto copioso e induce un aumento dell’attività elettrica dei nervi arrivando a provocare dolore fin dalle radici del dente al cervello. La stessa situazione dolorosa si manifesta anche quando le gengive si ritraggono. La proteina TRCP5 è presente anche nei denti umani e può essere fermata dall’eugenolo. L’eugenolo è una sostanza aromatica che ha origine naturale estratto da alcuni oli essenziali tra cui dall’olio di chiodi di garofano e della cannella. (AgOnb) Matteo Piccirilli 9:00