Roma 31 marzo 2021 (AgOnb) – Ogni cittadino di un paese ricco causa la perdita di quattro alberi in uno povero. Secondo un nuovo studio di ciò che è accaduto alle foreste del mondo in circa quindici anni, dal 2001 al 2015, alcuni ricercatori del centro giapponese Research Institute for Humanity and Nature (Rihn), Keiichiro Kanemoto e Nguyen Tien Hoang, in un articolo pubblicato su Nature Ecology & Evolution sostengono come a causa del commercio una serie di paesi ricchi (in particolare quelli del G7) hanno incoraggiato di fatto paesi più poveri a incrementare i loro livelli annuali di deforestazione. In sostanza, mentre i Paesi ricchi programmano piantumazioni e conservazione degli alberi a casa loro, altrove contribuiscono a deforestare per via della richiesta di materie prime. Per esempio, la Cina contribuisce ad aumentare la deforestazione nel sud est asiatico per ottenere legname, il Giappone aggrava la deforestazione in Africa per vaniglia, cotone o sesamo, e così gli States per vari altri prodotti, soprattutto legname, soia, cacao e altre colture. Per Kanemoto e Hoang ogni cittadino in un paese del G7 causa una perdita media di quattro alberi nel mondo. (AgOnb) Gta 10:00