Roma, 7 aprile 2021 (AgOnb) – Una condizione di dissesto idrogeologico complessa e grave. In Italia, ad oggi, si contano circa 12mila chilometri di torrenti tombati. A ricordarlo, durante l’incontro “Aqua fons vitae – L’Italia verso il Forum mondiale del 2024”, è il geologo del Cnr Fabio Luino che ha spiegato come «dal 1970 al 2020 i processi geo-idrogeologici, vale a dire le frane, le valanghe, le inondazioni, hanno provocato ben 1746 morti, 1941 feriti, 323.106 evacuati e senza tetto. Dati che denotano che l’Italia è una Penisola molto fragile». L’esperto del Cnr ha ricordato inoltre che «in Italia non ci siamo fatti mancare niente e ad esempio abbiamo quasi triplicato le superfici artificiali passate dal 2,7% negli anni ’50, al 7,1% del 2019, Inoltre, in Italia abbiamo ristretto, rettificato, deviato ed incanalato, migliaia di corsi d’acqua, velocizzando il loro deflusso. Abbiamo coperto 12.000 chilometri di torrenti e rii e forse il dato è anche sottostimato, per realizzare sopra le strade, parcheggi, giardini, attività commerciali, capannoni». Una situazione che, in vista del futuro, descrive uno scenario sempre più allarmante. (AgOnb) Gta 11:00