Lo scorso 15 aprile – data di nascita di Leonardo da Vinci – è stata celebrata la Giornata della ricerca italiana nel mondo. Oltre 80 le iniziative organizzate dalla rete diplomatico-consolare all’estero per festeggiare il “genio italico” in settori come Scienza e Ricerca, considerati componenti strategiche della proiezione esterna del Belpaese all’estero laddove il lavoro dei nostri scienziati contribuisce non solo ad espandere la frontiera del sapere umano, ma anche a testimoniare, nel mondo, il valore dell’alta formazione “tricolore”. Ogni loro successo, infatti, è anche un successo per l’Italia. E proprio nel segno delle celebrazioni, nel corso delle prossime settimane, saranno rese note le altre iniziative fin qui messe in cantiere, ma purtroppo ritardate a causa della pandemia. La giornata del 15 aprile ha dunque inteso celebrare il genio dei ricercatori e degli accademici italiani all’estero. Una data pensata appositamente per ringraziarli e per dare loro una visibile prova che il Paese, pur lontano, è loro vicino. “Ben vengano iniziative del genere, volte a sensibilizzare il ruolo della ricerca e quello dei ricercatori italiani nel mondo, con particolare riferimento alle ‘speciali competenze‘ dei biologi ed alla loro capacità di operare in sinergia con il mondo delle cosiddette professioni intellettuali” ha commentato la dott.ssa Stefania Papa, consigliere dell’ONB di cui è anche delegata in materia di Sicurezza Alimentare oltre che delegata per le regioni Toscana e Umbria. “Scienza e ricerca – ha proseguito la rappresentante dei Biologi – sono effettivamente componenti strategiche che vanno evidenziate con iniziative come questa così da trasmettere un forte messaggio di un’Italia portatrice di scienza, tecnologia e innovazione. Settori di cui noi Biologi, ricordiamolo sempre, siamo parte attiva ed integrante”.