Roma, 17 aprile 2021 (AgOnb) – Dopo un lungo dibattito il Giappone ha deciso: scaricherà nell’Oceano Pacifico l’acqua radioattiva di Fukushima. Si tratta di acqua contaminata fino ad oggi impiegata per raffreddare i reattori danneggiati dall’incidente nucleare di Fukushima. Dure le reazioni di ambientalisti e di altri governi, come quello cinese, alla decisione comunicata dal premier Yoshihide Suga presa a 10 anni esatti dalla catastrofe del marzo 2011. Dal punto di vista ambientale i giapponesi assicurano che non ci saranno ripercussioni e il piano di sversamento è stato approvato dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA) delle Nazioni Unite. Già dal 2022 l’acqua comincerà a essere riversata in mare, dopo essere stata filtrata. L’intero processo durerà decenni e tutta l’acqua, sostengono i giapponesi rassicurando gli oppositori, verrà filtrata da un sistema chiamato ALPS (Advanced Liquid Processing System) per rimuovere la maggior parte degli elementi radioattivi. Un ciclo che però non include il trizio, isotopo radioattivo dell’idrogeno, fattore che ha scatenato diverse polemiche degli ambientalisti e dei pescatori, anche se considerato poco pericoloso per la salute umana. (AgOnb) Gta 9:00