Roma, 19 aprile 2021 (Agonb) – Una forte azione di riduzione della crescita di cellule tumorali dimostrata, nel 2015, da studi in vivo e in vitro, a cui si aggiunge l’evidenza di proprietà antinfiammatorie e, oggi, la capacità di ridurre alcuni fattori di rischio cardiovascolare: stiamo parlando del limone, o meglio dei suoi scarti e sottoprodotti ottenuti durante la lavorazione.
Una metodologia innovativa sviluppata e brevettata da Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) in collaborazione con le aziende siciliane Navhetec srl e Agrumaria Corleone spa trasforma quegli scarti in integratori e nutraceutici da utilizzarsi nella prevenzione di alcune patologie come obesità, diabete, ipercolesterolemia e disturbi cardio-vascolari.
L’innovazione si basa sull’utilizzo della tecnologia ‘separazione su membrana’, messa a punto da ENEA, abbinata a successive fasi di incapsulamento ed essiccazione mediante tecnologia di spray-drying o essiccazione a spruzzo con cui si ottengono nanovescicole, ovvero piccolissime sfere ricche di composti bioattivi come acidi nucleici, polifenoli, lipidi e proteine.
Il brevetto è applicabile anche ad altre matrici vegetali e consente di ottenere un prodotto di facile dosaggio ed utilizzo, ad alta stabilità e conservabilità, facilmente trasferibile su scala industriale, con costi e tempi di produzione ridotti rispetto alle tecniche tradizionali. (Agonb) Cdm 09:00.